Come rottamare la propria moto incidentata

Rottamazione moto

Rottamare la propria moto incidentata, così come un’autovettura, è un’operazione che viene presa in considerazione quando lo stato di usura è avanzato o il veicolo è reduce da un incidente che lo abbia reso sostanzialmente inutilizzabile. Spesso si ricorre alla scelta di rottamare per togliersi il problema.
Quando si parla di rottamazione moto si fa quindi riferimento a quello che può essere identificato come l’ultimo atto della vita di un motociclo, per svariate ragioni; non soltanto incidente, come si diceva, ma anche abbandono del motoveicolo o acquisto di una moto nuova che porta alla decisione di rottamare quella vecchia.
La rottamazione è una procedura standard che segue determinate normative e che deve essere portata a termine in modo trasparente onde evitare di trovarsi nell’illegalità. Quali sono gli step da seguire per la rottamazione moto?

1.Predisporre tutti i documenti

Un passaggio fondamentale anche perché non tutti i veicoli a due ruote sono uguale e di conseguenza non tutti seguono il medesimo iter di rottamazione. Ad esempio un motociclo di cilindrata superiore a 50 cm³ e velocità massima oltre 45 km/h è diverso da un ciclomotore con cilindrata non superiore a 50 cm³ (e che per questo non viene registrato al PRA, il Pubblico Registro delle Automobili).
Ed anche la rottamazione di questi due tipi di cicli, di conseguenza, sarà differente. Tutte queste informazioni sono reperibili sul libretto di circolazione, ecco perché il primo step quando si decide di rottamare la propria moto o il motoveicolo di vario genere è proprio quello di mettere da parte tutti i documenti.

2.Cercare un centro demolizione autorizzato

Il secondo passaggio è quello relativo alla ricerca di un centro demolizione autorizzato vicino alla propria abitazione. È possibile reperire gli elenchi dei centri di demolizione anche facilmente, in rete, compreso il sito Aci. Una volta trovato il centro più vicino a casa si può iniziare l’iter.

3.Smontare eventuali pezzi della moto

In fase di rottamazione della moto è possibile cercare di monetizzare, conservando magari qualche parte di ricambio. Da ricordare che il telaio è l’unico pezzo che non può essere venduto in alcun modo, motivo per il quale può essere utile cercare di salvare tutto il resto, se in buono stato, e rottamare il telaio.

4.Recarsi al centro demolizioni

Recarsi al centro demolizioni e consegnare la moto da rottamare (o solo il telaio, come da punto precedente). Devono comunque essere sempre consegnate: la targa della moto, il libretto di circolazione in originale ed il certificato di proprietà (un tempo noto come foglio complementare).

5.Ritirare il certificato di rottamazione della moto

Prima di andare via dal centro di demolizione scelto, assicurarsi che l’interlocutore consegni il certificato di rottamazione correttamente compilato. È, questo, un passaggio fondamentale per la propria sicurezza visto che è il documento che accerterà che effettivamente la moto è stata rottamata e di conseguenza non è più in circolazione.